Marinella Sommaruga ci ha lasciati

Marinella Sommaruga ci ha lasciati. Ha lottato con coraggio contro la sua malattia. Ha lottato come una persona abituata ad attivare le risorse altrui, concentrandosi sulla salute anche di fronte alla malattia. Quando si è trattato di se stessa, non si è certo tirata indietro. Ha fatto ciò che insegnava a fare ai suoi pazienti con patologie cardiovascolari, respiratorie, neuromotorie, per i quali era sempre disponibile. Ha fatto ricerca, Marinella, e ha fatto professione. Ha incarnato la figura che la nostra comunità propone, quella di un professionista della salute, che quotidianamente studia ciò che quotidianamente applica. Ci ha raccontato della sua malattia fin dal primo momento, senza nessuna paura e senza nessuna arroganza. Lo ha fatto con un enorme rispetto di se stessa, con amore per la vita e per la sua vita. Lo ha fatto con la totale consapevolezza di quanto fosse dura la sfida che le si poneva di fronte e che ha affrontato senza mai esitare.

Era felice di essere parte del Direttivo della Sipsa, piena di idee e iniziative. Ci ha avvertito che sarebbe stata con noi ogni volta che le fosse stato possibile e lo ha fatto, fino all'ultima delle nostre riunioni, poche settimane fa. Non ci ha fatto mancare la sua determinazione, la sua passione, la sua visione, i suoi temi, il suo entusiasmo per le idee e le iniziative dei colleghi più giovani. Non ci ha fatto mancare il suo affetto, la sua umanità. Era paziente Marinella e allo stesso tempo impaziente.

Tanto disponibile ad accogliere ciascuno di noi quanto allergica alle ritualità vuote, alle liturgie spesso inutili che caratterizzano il nostro mestiere, ad ogni ipocrisia. Ci ha insegnato moltissimo, su un piano culturale, umano, professionale, scientifico, valoriale. Ha voluto bene a molti di noi.

Molti di noi le hanno voluto bene. Ci mancherà Marinella, ci mancherà il suo sorriso dolcissimo, ci mancherà enormemente.

Il Direttivo della Sipsa